HomeCasi ConcretiAbbandonata dall’ex compagno socio, ritrova la luce dopo il tunnel infinito

Abbandonata dall’ex compagno socio, ritrova la luce dopo il tunnel infinito

Titolare di ditta individuale, floricoltura, il lavoro va bene decide con l’ingresso di un nuovo socio di allargare il ramo d’azienda con lavori di ristrutturazioni edili.

E’ il 2008, il primo anno regge l’impatto della crisi utilizzando i risparmi.

Nel 2009 comincia a non riuscire a pagare le rate del mutuo e rimane indietro con le tasse. Incappa in una società che le consiglia di avviare una causa banca per anatocismo e usura sia per il fido in banca che per il mutuo.

Paga perizie e legali che le consigliano di non pagare più il mutuo. Intanto la ditta va sempre peggio, il socio torna in Romania e lei è costretta a mettere in liquidazione la snc e tenta, tenendo aperta la ditta individuale, di rimettersi in sesto.

Quando arriva da noi a novembre del 2015 ha la lettera per l’udienza per la nomina del delegato alla vendita dell’immobile.

Il Caso: come è stato trattato

L’ammontare dei debiti di Sabrina tra erario e banche ammonta a 420.000.
Al momento Sabrina percepisce solo la disoccupazione, non abbiamo altre alternative che una liquidazione del patrimonio.

In una normale procedura di vendita all’asta dell’immobile l’intero ricavato viene distribuito tra i creditori secondo i privilegi di legge e normalmente quando c’è un mutuo la prima ad essere pagata, tolte le spese giudiziarie è la banca.

Accade quindi spesso che il ricavato della vendita dell’immobile non sia sufficiente a coprire neanche le spese con la banca, il mutuo per intenderci e il debito che non viene saldato rimane.

La casa di Sabrina era stata messa periziata a 96.000 quindi tolto il 25% del valore con cui viene messo in vendita un bene e fosse stata venduta alla prima asta Sabrina sarebbe rimasta con un debito di circa 350.000 a vita.

La legge sull’esdebitamento, a parità di condizioni, cioè un bene venduto tramite asta ma in procedura di esdebitamento cancella tutti i debiti, indipendentemente da quanto ricavato dalla vendita del patrimonio.

La procedura con Lei è stata piuttosto articolata perché non aveva chiuso correttamente la vecchia ditta che risultava ancora attiva e risultavano a lei intestate delle vetture di cui non sapeva nulla quindi abbiamo dovuto risistemare diverse cose oltre alla normale raccolta documentale degli ultimi cinque anni finanziari e patrimoniali.

La liquidazione è stata omologata a Novembre del 2018: la casa venduta all’asta per 68.000 , Sabrina che nel frattempo ha trovato un lavoro part time pagherà al tribunale una rata di 100 euro mensili per i prossimi cinque anni al termine dei quali sarà esdebitata.

Cos’ha detto della sua esperienza con TiSdebito

Tutti che chiedevano di essere pagati, Equitalia che continuamente mandava cartelle e la mia banca che aveva revocato mutuo e conto: ero così disperata che un paio di volte ho pensato che forse era meglio essere morti.

Pensavo che senza soldi non avrei trovato nessuno che avesse la possibilità di aiutarmi, nessuno mi aveva mai parlato di soluzioni come quelle che mi avete proposto.

Mi sono trovata bene anche se molto in imbarazzo perché parlare dei propri problemi non è  mai facile e soprattutto ti senti fallita, incapace. Grazie alla vostra pazienza e alle vostre spiegazioni (a portata di tutti) sono riuscita a capire che potevo uscire da questo problema così grande.

Ho apprezzato moltissimo la possibilità di poter pagare un pochino alla volta e la vostra gentilezza nel rispondere sempre alle mie incertezze e alle mie paure, non vi siete mai negate a nessuna mia chiamata, rispondendo sempre con professionalità: anche se sarà un percorso lungo, almeno sono tornata a dormire e a credere in un futuro migliore.
Grazie di cuore.

SABRINA
57 anni, Piacenza

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