Trova aiuto grazie alla legge sul Sovraindebitamento

In generale, è possibile esdebitarsi da tutti i debiti, ad eccezione di quelli relativi al mancato pagamento degli alimenti ai figli e all’ex coniuge, e di quelli derivanti da illeciti extra-contrattuali, anche se questi ultimi possono essere affrontati in maniera specifica sebbene la loro importanza possa essere relativamente esigua.

La procedura di esdebitazione copre una vasta gamma di debiti, che includono, ad esempio: le tasse e le imposte dovute all’Agenzia delle Entrate, i finanziamenti bancari e le cartelle di pagamento, le rate dovute all’INPS e alle casse di previdenza, le spese condominiali, i fornitori delle attività commerciali, e le spese legali per i servizi di avvocati e commercialisti.

Se hai venduto la casa ereditata dallo zio d’America l’anno scorso e ora chiedi di esdebitarti senza dare quanto hai percepito dalla vendita ai creditori… l’esdebitamento non fa per te, almeno per i prossimi cinque anni.

La stessa cosa accade se hai rinunciato ad una eredità perché Agenzia delle Entrate non ti portasse via il bene… bhe anche in questo caso gli eventuali creditori si sentirebbero un po’ beffati da questo procedura e sicuramente non gradirebbero la tua richiesta per cui, non ti faccio perdere tempo e soldi ma ti fisso un nuovo appuntamento tra qualche anno… se non ci sono altre possibili soluzioni di cui potremmo parlare in consulenza.

Se hai condanne per bancarotta fraudolenta va da se che l’esdebitamento non è diretto ed immediato ma che necessita di qualche spiegazione in più che potremmo affrontare in una consulenza diretta.

L’applicazione del Codice della Crisi, ex Legge 3 2012, ha avuto dei problemi iniziali che hanno reso la normativa oscura e misteriosa per molti anni, a causa della mancanza di organismi di composizione della crisi organizzati. 

All’inizio, dovevamo chiedere al tribunale di nominarci un facente funzioni, il che non semplificava le cose e le parcelle erano ragionevoli. Era un po’ lungo il tempo necessario per preparare i documenti e all’inizio si brancolava nel buio su quali documenti fossero necessari. Con un po’ di pazienza e un paio di anni di lavoro, siamo riusciti ad arrivare all’omologa tanto agoniata.

Tuttavia, non c’era la fila di professionisti che volessero intraprendere questo compito complesso. La TV ne parlava poco, e chi riusciva ad approdare su siti che ne parlavano si sentiva fortunato. I primi due anni di consulenze tutti quelli che ricevevo in studio mi dicevano: “Ma perché nessuno ne parla?”.

Inoltre, dopo alcuni anni di prime omologhe, qualcuno ha capito che poteva guadagnare vendendo la legge 3/12 come se fosse un prodotto di lusso, creando società specializzate con contratti costosi e garanzie di rimborso, ma con piccole clausole scritte in fondo. Queste società hanno dato alla legge la fama di dover essere ricchi per potersela permettere e di non arrivare a nulla dopo aver pagato fior di soldi. Questo ha rovinato la reputazione della legge e ha causato molta confusione e scetticismo nei confronti della sua applicazione.

A prima vista, sembra un atto benefico del malefico Stato, ma in realtà ha anche un risvolto utile per quest’ultimo. Se lascio un debitore indebitato a vita, questo cercherà di non intestarsi nulla, quindi non pagherà le tasse, non inizierà nuove attività e non avrà una busta paga “regolare”. Questi sono solo alcuni degli espedienti più comuni per vivere nella zona grigia di chi non può affrontare i propri debiti

Inoltre, non avrà la possibilità di accedere a nuovo credito, il che significa che il negoziante avrà un cliente in meno e la finanziaria perderà un cliente.

Infine, ma non meno importante, la situazione economica dell’indebitato rischierà di deteriorarsi, e questo potrebbe portarlo a cadere in povertà e ad andare a pesare sul welfare statale. Esdebitarsi, quindi, fa bene un po’ a tutti.

La composizione dei costi non è semplice, ma l’esperienza acquisita ha portato alla formulazione di costi chiari ed esaustivi che sono accessibili a tutti. Le parcelle sono costituite dalla percentuale dei tabellari degli ordini e vengono composte da un acconto, con il saldo pagato dalla procedura una volta approvata dal tribunale.

Per una pratica con debiti compresi tra 100.000 e 200.000 euro, la parcella sarebbe di circa 2000 euro più IVA, a cui si aggiungerebbero costi del tribunale per contributo unificato, nomina gestore, OCC e legale, per un totale di circa 1500 euro.

Tuttavia, questi costi non vengono anticipati, ma vengono pagati volta per volta quando serviranno, mediamente nell’arco di circa un anno. Il costo totale medio si aggira tra i 3500 e i 4000 euro e copre tutto il processo.